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Adriano Celentano: Facciamo finta che sia vero è un grido di rabbia

Adriano Celentano

Facciamo finta che sia vero è il nuovo album di Adriano Celentano, in uscita il 29 novembre 2011. Con Non ti accorgevi di me, canzone scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro per il Molleggiato, abbiamo già avuto l’occasione di sentire per radio un’anteprima di questo album pieno di collaborazioni importanti e che ieri è stato presentato alla stampa a Milano. Adriano Celentano non c’era ma, in sua vece, c’erano Claudia Mori, compagna di una vita e amministratore delegato del Clan Celentano e Alessandro Massara della Universal Music Italia, etichetta con la quale uscirà Facciamo finta che sia vero.

Dopo un po’ di anni di assenza dalla scena musicale torna Adriano Celentano con un nuovo album composto da 9 brani che, nel loro insieme, possono essere intesi come un grido di rabbia. Buona parte delle canzoni sono canzoni di denuncia nei confronti della società: “…I funzionari dello stato italiano si fanno prendere spesso la mano/iniziano bene e finiscono male, capita spesso che li trovi a rubare…” (La cumbia di chi cambia); “…I debiti uccidono eccome/diffida di chi ti vuol vendere specie quando ti dicono: non importa se ora non paghi, basta mettere una firma sul mutuo e diventerai un bel padrone del nulla…” (Il mutuo); “…Sento che stai precipitando dentro un acquario senza pesci mentre una radio sta annunciando che laggiù pace ancora non c’è…” (Non so più cosa fare).
A quanto pare però non c’è un quadro politico particolare a cui si riferiscono le canzoni del disco. “Il discorso politico di riferimento va bene anche oggi e, purtroppo, temiamo vada bene pure domani”, dice Claudia Mori. Quello che sta succedendo in queste ultime settimane è solo uno spiraglio di luce. Speriamo che le cose possano continuare così.

L’album comprende numerose collaborazioni importanti che, racconta Claudia Mori, sono tutte nate spontaneamente: “Quando gli artisti sono importanti, le cose sono molto più semplici di quello che può sembrare”.
Franco Battiato, Giuliano Sangiorgi e Jovanotti sono le guest star di Facciamo finta che sia vero, tutti artisti che sono molto in sintonia con Adriano Celentano. Tutti e tre hanno collaborato a quest’album prestando la voce e scrivendo dei testi e il loro contributo è palpabile.
Ma non soltanto loro hanno collaborato alla realizzazione dell’album. Altri artisti da citare sono Nicola Piovani (Facciamo finta che sia vero), Rapahel Gualazzi (La mezza luna) e Manu Chao (Non so più cosa fare). Ad onor del vero queste due ultime canzoni non sono esattamente inedite. La mezza luna è un pezzo degli esordi del Molleggiato, rispolverato per l’occasione per dare un tocco di leggerezza al disco. Non so più cosa fare, invece, è un brano pronto da 8 anni ma che, per diversi motivi, non è mai riuscito ad uscire. E’ stato finalmente ripreso e adesso lo possiamo sentire nella sua versione originale, salvo alcune piccole modifiche.

A quanto pare Adriano Celentano pensa di andare in tv per promuovere la sua nuova fatica, ma non sappiamo ancora né quando né in che trasmissione: nemmeno Claudia Mori lo sa e, confessa, è un po’ preoccupata da ciò. Sicuramente però vedremo presto il Molleggiato nel piccolo schermo a promuovere Facciamo finta che sia vero, album che esce praticamente a tempo a L’amore è una cosa semplice di Tiziano Ferro e Unica di Antonello Venditti. Chi vincerà la sfida natalizia?
E la cosa ancora più sorprendente è che potremo vedere presto Adriano Celentano live, ma la Mori non si sbilancia più di così, lasciandoci tutti con la pulce nell’orecchio.

Per farvi un po’ entrare nell’ottica dell’album, vi lascio con il pezzo parlato in conclusione de Il mutuo, canzone scritta ed interpretata da Adriano Celentano:

E allora l’Italia sarà bella come una volta
senza più nessuno che vuole dividerla…
spaccarla, invocare la secessione…

E la gente sarà felice perché avrà qualcosa da AMARE
qualcosa che è dentro il proprio DNA… la BELLEZZA

La bellezza di un’Italia UNITA, dell’ambiente
di come sono fatte le case, la bellezza della gente che si incontra nelle PIAZZE,
nei BAR, nei piccoli NEGOZI.

La bellezza delle cose fatte a misura d’uomo dove la corruzione e la violenza non possono attecchire, perché sarebbero troppo esposte.

Quella bellezza che è dentro di noi, fin dalla nascita,
e che ci tiene saldamente attaccati alla VERITA’,
poiché nasce dalla VERITA’ e non ci permette di fare cose di cui vergognarsi,
perché la bellezza è ovunque: nell’uomo, nelle donne,
nei vecchi, nei bambini, nelle PIETRE.
Anche se i partiti e i governi arraffoni di tutto il mondo,
dopo il famoso Boom economico…
l’hanno mezza massacrata…

Ma noi possiamo ricominciare,
e fare le cose da capo,
perché lei è lì
è lì che aspetta
fin dai tempi dei tempi.

25/11/2011 – MusicRoom.it

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